La RAM, ovvero Random Access Memory, è una di quelle componenti fondamentali di un PC che non basta mai. Più RAM abbiamo a disposizione più veloce sarà il computer, più rapidamente navigheremo in rete, più alta sarà la definizione dei video e di giochi, meno il computer rischierà di bloccarsi. Ci sono due modi per migliorare la potenza di un PC, intervenendo sulla RAM: o la si pulisce o la si aumenta. Ovviamente con “pulire la RAM” intendo utilizzare un programma specifico, anche se in caso di moduli RAM particolarmente vecchi si può anche intendere in senso letterale. Ma in questo caso è consigliabile la seconda strada, ovvero cambiare proprio i moduli, o aggiungerne di nuovi. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla cosa più semplice: come fare per pulire e aumentare la RAM.
ReadyBoost
La cosa più semplice da fare è attaccare una penna USB al PC e impostarla come ReadyBoost. In sostanza si dice al PC di utilizzare la penna USB come fosse un modulo RAM, ottenendo in questo modo una velocità maggiore di tutto il sistema. Se il PC che utilizziamo ha di suo poca RAM è facile ottenere un aumento complessivo attorno al 75%.
Lo stratagemma funziona perché le memorie USB sono veloci grosso modo quanto quelle utilizzate come RAM, sopratutto se sfruttano la porta USB 3, o perlomeno una USB 2. La penna USB deve rispettare alcuni requisiti minimi:
- avere almeno 256 megabytes liberi
- tempo di accesso inferiore a 1 millisecondo
- velocità di lettura di almeno 2,5 megabytes per secondo
- velocità di scrittura di almeno 1,75 megabytes per secondo
Non sono richieste esagerate, sopratutto per le penne USB recenti.
Attivare la funzione ReadyBoost è semplice. Appena inseriamo la penna USB nel PC Windows chiede come intendiamo utilizzarla: basta indicare la voce ReadyBoost e a tutto il resto ci penserà il sistema operativo. In alternativa è possibile attivarla cliccando sulla penna USB dall’Esplora Risorse e scegliendo la scheda ReadyBoost.
Windows Task Manager
La seconda cosa utile da fare, se i miglioramenti delle prestazioni non fossero sufficienti, è chiudere manualmente quelle applicazioni che utilizzano troppa RAM. Non sempre è però sufficiente chiudere i vari programmi, nelle sue ultime incarnazioni Windows tende a conservare nella RAM molte informazioni per molto tempo. Da un lato questo velocizza l’apertura dei vari programmi e permette di rendere più fluide alcune operazioni, dall’altro porta un consumo eccessivo di RAM in molte occasioni.
Quindi, ogni tanto, meglio aprire il Task Manager con la famosa combinazione CTRL+ALT+CANC e ordinare i processi attivi in base alla quantità di RAM utilizzata. E poi, se serve, chiudere i processi inutili forzando la pulizia dei loro dati dalla RAM.
Disinstallare o bloccare i programmi inutili
E visto che stiamo parlando di programmi inutili c’è un’altra cosa che vale la pena sistemare: i programmi che si avviano da soli all’accensione del PC. Sempre dal Task Manager è possibile vedere la lista delle applicazioni che si avviano da sole. Alcune saranno utile, per esempio quella che gestisce l’audio del PC, o la connessione di rete. Altre magari le utilizziamo raramente. Per esempio, DropBox consuma quasi 100 MB di RAM, si avvia da solo e io non lo uso quasi mai. Di conseguenza mi conviene toglierlo dalla lista dei programmi in avvio automatico.
Vale la pena scorrere tutta la lista, spesso ci si accorge che basta solo togliere una manciata di applicazioni usate raramente per pulire la RAM e velocizzare il proprio PC senza dover fare altro.
RAM Cleaner
Una soluzione controversa è automatizzare la pulizia utilizzando un’applicazione specifica. Controversa perché non è ben chiaro se i vantaggi dati dai RAM Cleaner siano così evidenti, e spesso sono del tutto soggettivi. Alcuni garantiscono sulla loro efficacia, altri notano dei rallentamenti al computer dopo la loro installazione.
C’è anche un secondo problema: spesso sono applicazioni zeppe di malware. Il problema non è tanto delle applicazioni in sé quanto della mancanza di alcuni leader del settore. Mancando un nome di riferimento è facile incappare in programmi pericolosi o comunque ambigui. In ogni caso, se qualcuno volesse provare consiglio di utilizzare MiniMem oppure CleanMem.
Aumentare la RAM
Infine l’ultima opzione, quella che risolve alla radice molti problemi, è aumentare la RAM al proprio PC. Personalmente è la soluzione che consiglio, sia perché è una cosa tutto sommato economica da fare, sia perché è abbastanza facile farla da soli. L’unica cosa da avere presente è il tipo di RAM supportata dal proprio computer, e agire di conseguenza. L’installazione è tutto sommato alla portata di tutti, e alla peggio un amico smanettone può farla in un quarto d’ora.