Capita di meno, più raramente, ma capita. Cosa? Di dover condividere dei video di grandi dimensioni e non poterlo fare perché il file in questione è troppo grande per qualsiasi penna USB, CD o DVD che abbiamo.
Una volta, nemmeno troppi anni fa, a pensarci bene era un problema comune: sui diffusissimi e oramai estinti floppy disk non ci stava praticamente nulla di grandi dimensioni.
E, allora, passavo e passavamo del tempo a dividere i file in tanti file più piccolini; e poi passavamo mille mila dischetti al destinatario che doveva provvedere a riunire i singoli pezzettini.
Fortunatamente quei tempi complicati sono passati, ma il problema non si è estinto del tutto e la domanda resta sospesa: quali programmi possiamo usare oggi per dividere file di grandi dimensioni?
Come dividere un file Video
Ciclicamente ci si ritrova nella condizione di aver bisogno di una risposta, a questa domanda, sopratutto se utilizziamo dei servizi di cloud computing o dello spazio di archiviazione virtuale attraverso internet: spesso c’è un limite alle dimensioni dei file che possiamo salvare e archiviare online.
Qualche mese fa mi sono trovato ad affrontare un problema simile per alcuni file musicali, ma grazie ad un programma apposito per unire e dividere file MP3 ho risolto la mia difficoltà.
Oggi mi si è posto di nuovo questa questione, ma per una serie di archivi: che posso fare?
Navigando e googlando (posso usare anch’io, seppur italiano, questo termine americano?) ho trovato un software gratis che pare fare al caso mio. Si chiama, con estrema fantasia, The File Splitter ed ha qualche anno di vita. Funziona su sistemi Windows. Lo sviluppatore non garantisce la piena compatibilità con le ultime versioni di Windows, ma nel computer che ho usato il programma ha funzionato perfettamente.
Con Linux mi ha dato, invece, qualche problemino, non tanto nella fase di divisione dei file quanto nel momento in cui ho dovuto ricostruire il file originario riunendo i pezzettini.
Comunque, vediamo al volo il funzionamento di questo software. Una volta lanciato il programma appare una maschera simile a questa:
Come si può vedere chiaramente l’utilizzo è intuitivo, se si mastica un pizzico di inglese.
Comunque, per i non anglofili, vediamo rapidamente le operazioni da compiere.
Innanzitutto dobbiamo indicare al nostro programma quale file intendiamo dividere: nel campo File to split clicchiamo su Browse e selezioniamo il nostro obiettivo.
Il campo successivo, Folder for pieces, deve contenere l’indirizzo di una cartella: sarà dove verranno salvati i vari pezzetti del nostro file originario. Si tratta ora di decidere in quanti pezzetti dividere il file, e di che dimensioni: usiamo le due opzioni subito sotto. Fatte le nostre scelte non ci resta che cliccare su Split: partirà l’operazione che si concluderà con un messaggio rassicurante:
Bene, se ora andiamo a controllare, nella cartella che abbiamo indicato nel secondo campo, troveremo i nostri pezzetti di file che possiamo facilmente passare o caricare in un server.
Ma come possiamo riunire i vari pezzi per riottenere il nostro file? Sotto Windows l’operazione è assolutamente semplice: se osservate bene le estensioni dei vari pezzi noterete che uno è un EXE.
Basterà cliccare su quel file per dare l’avvio ad una procedura automatica che ci ricostruirà il nostro file di partenza. Sfortunatamente per chi usa linux alcune volte questa operazione non sempre finisce bene.
Comunque, se utilizziamo un sistema operativo della Microsoft non ci sono problemi e la semplicità del programma lo rende utile e funzionale.