Differenze tra Netbook, Notebook, Ultrabook, Laptop e Palmtop

Differenze tra netook, notebook, ultrabook e laptopVe lo ricordate com’era il mondo dell’informatica qualche anno fa? Semplice, lineare, riassumibile facilmente con due parole: PC Desktop e PC Portatili. I primi grandi, ingombranti, relativamente potenti. I secondi a parole più facili da trasportare, ma con una batteria dalla durata irrisoria e un costo a volte esorbitante. Poi, le aziende cominciarono a puntare su diversi dispositivi, a volte migliorando quelli già esistenti, spesso creando delle nuove ibridazioni. E nel giro di poco tempo cominciarono ad apparire nuove categorie. Ed ecco che oggi possiamo incontrare diverse categorie di oggetti anche se spesso non è ben chiaro cosa differenzia uno dagli altri. Con questo articolo voglio riassumere le principali differenze tra i Netbook e i Notebook e gli Ultrabook, tra i Laptop e i Palmtop.

E’ tutta una questione di dimensioni

Immagine generica sulle dimensioni

La prima differenza, quella basilare, la si vede a occhio nudo: questi dispositivi si differenziano in base alla loro dimensione. O, meglio, tecnicamente è la dimensione delle schermo a determinare la categoria di appartenenza di un device. Va da sé che più piccolo è lo schermo più è “portatile” un dispositivo. O almeno così dovrebbe essere.

Comunque, se volessimo ordinare queste categorie in base alla loro “portabilità” possiamo ottenere una classifica come questa:

1. Palmtop
2. Netbook
3. Ultrabook
4. Notebook
5. Laptop

Anche se poi in alcuni casi dispositivi particolari possono essere più o meno ingombranti. Cosa che di certo non semplifica una classificazione.

Prima di andare sullo specifico, però, voglio fare una precisazione: ho scelto di non parlare di smartphone, cellulari e tablet a ragion veduta. In pratica voglio mantenere l’attenzione sui dispositivi “a conchiglia”, ciò caratterizzati da uno schermo e una tastiera, e che si possano chiudere semplicemente sovrapponendo questi due componenti. Mi rendo altresì conto che alcuni dei più recenti tablet possono essere ricondotti a questa categoria grazie all’integrazione con una tastiera magnetica. Ma per il momento non ne parlerò per evitare di confondere ancora di più una situazione già complessa.

Palmtop

Immagine di un Palmtop

Ovvero i famosi Palmari. Si tratta di una categoria oramai fuori moda, rimpiazzata in larga parte da smartphone e tablet. Per un po’ di tempo sono stati uno status symbol, dei piccoli e potenti computer da tenere in una mano. All’inizio utilizzavano una versione speciale di Windows, il così detto Windows CE. Ma più recentemente le caratteristiche hadware permettevano di installarci anche un normalissimo Windows XP.

Probabilmente il punto di forza principale di questi dispositivi fu la compatibilità con i documenti Microsoft. E, in misura minore, una certa potenza di calcolo utile per alcune categorie di professionisti. Però l’avvento degli smartphone touchscreen, di Android, e di applicazioni sempre meglio realizzate hanno relegato i palmtop in un angolo. E anche trovarne uno, oggi, degno di essere utilizzato è difficile. Probabilmente in qualche negozio giapponese si trovano ancora, o qualche sito specializzato conserva qualche esemplare in magazzino.

Netbook

Immagine di un Netbook

Penso di essere stato uno dei primi a comprare un netboook, in Italia. Qualche anno fa Asus lanciò la linea EEEPC seguendo un’idea semplice: un portatile con una tecnologia non all’avanguardia ma estremamente economico, portatile e in grado di soddisfare i compiti più comuni per la maggior parte delle persone. Nacquero così questi piccoli computer portatili, schermo da 7 a 9 pollici, con processori già in commercio da qualche tempo ma ottimi per navigare, scrivere, chattare, guardare foto e film.

Invece di puntare su sistemi operativi strani – per l’epoca – o proprietari i netbook utilizzavano, e utilizzano tutt’ora, Windows oppure Linux. Questo permette di installare programmi “veri”, anche professionali, e di avere a disposizione un vero e proprio computer. L’uscita video poi permette di collegare il netbook a uno schermo più grande.

Se i palmari hanno dovuto cedere il passo agli smartphone i netbook probabilmente subiscono oggi la pressione dei tablet. Sicuramente il mercato di riferimento per questi due device ha elementi in comune, e il tablet ha dalla sua alcuni vantaggi non da poco: batteria di durata maggiore, utilizzo più semplice e portabilità maggiore. Ma la possibilità di avere una vera tastiera fisica, un sistema operativo completo come Ubuntu o Windows 7 e una certa molte di programmi non facilmente utilizzabili su tablet lasciano ancora vedere un futuro per questi piccoli portatili. Anche se forse dovranno mutare e diventare qualcosa di diverso.

Ultrabook

Immagine di un Ultrabook

Qualcosa di diverso come gli Ultrabook. Probabilmente c’era da aspettarselo, e la tecnologia lasciava presupporre qualcosa di simile: un portatile sottile, leggero e potente. Oppure un Netbook con lo schermo un po’ più grande, fate voi.

In realtà il termine Ultrabook è un’invenzione dei produttori di PC alla ricerca di una risposta al famoso Macbook Air di Apple. E’ questo, infatti, il primo vero ultrabook, un portatile sottile (meno di 2 cm di spessore – ve la ricordate la presentazione con Steve Jobs che lo tira fuori da una busta di carta?), leggero e con uno schermo “normale” (dagli 11 ai 15 pollici). La maggior parte di questi computer utilizza dischi SSD. Perché? Perché rispetto ai tradizionali hard disk sono molto più silenziosi, leggeri, veloci e consumano meno energia. Non solo, permettono anche una riaccensione quasi istantanea, in pochi secondi possiamo avere il nostro sistema attivo quasi immediatamente. Sì, è vero, le memorie SSD sono più care di dischi tradizionali, e spesso gli ultrabook montalo solo 128 GB, per tenere i prezzi più bassi. A differenza dei notebook, e come i netbook di cui abbiamo già parlato, gli ultrabook solitamente non hanno un lettore DVD. Questo costringe a comprarne uno portatile ma è anche vero che, oramai, questo è un gadget quasi inutile più che una vera e propria esigenza.

A chi è adatto un ultrabook? Bé, va bene sia per un utilizzo da ufficio che per un utilizzo domestico. Possiamo utilizzare praticamente tutti i normali programmi da ufficio più qualcosa di grafico. Anche per il gioco non sono male e generalmente riescono a gestire programmi in 3D.

E i prezzi? Bé, se un netbook difficilmente costa più di 500 euro (io, addirittura, vi consiglio di restare nella fascia sotto i 300 o 400 euro, per quello che può servire un dispositivo di questo genere è inutile spendere di più) un ultrabook può arrivare fino a 1500 euro. Molto dipende però dalla definizione dello schermo e dal processore utilizzato. E, ovviamente, dalle esigenze che possiamo o non possiamo avere.

Notebook e Laptop

Immagine di un Notebook

Fare una distinzione tra Laptop e Notebook è oramai impossibile. Volendo fare un po’ di storia, i laptop sarebbero i primi portatili. Dove con portatili si intende un PC facile da spostare da un ufficio all’altro ma non per questo comodo durante un viaggio. I notebook, invece, dovrebbero essere un po’ più piccoli e meno potenti. Oggi, però, i due termini sono utilizzati come sinonimi, sono interscambiabili e comprendono tutti quei PC che non sono desktop e che non rientrano nelle categorie precedenti. Il che rende ancora più complessa una generalizzazione.

Comunque, volendo provarci possiamo dire che i notebook hanno in media uno schermo da 15 pollici, anche se spesso arrivano a superare i 18 pollici. Generalmente hanno un disco rigido di grandi dimensione, un lettore DVD o Blue Ray, un processore potente, una scheda grafica in grado di far girare giochi e programmi in 3D con estrema facilità. I prezzi variano molto, e per i modelli di fascia alta, i migliori, non è strano arrivare a 3000 o 4000 euro. Sempre più spesso sono utilizzati da professionisti e specialisti in sostituzione dei tradizionali PC desktop, e anche la batteria oramai ha una durata considerevole.

Come sarà il futuro?

Immagine di Surface di Microsoft

Ma come dicevo all’inizio non possiamo fare a meno di considerare i tablet e gli smartphone. Ora è ancora presto, ma la recente presentazione di Windows 8 e dei device che utilizzano questo sistema operativo possono essere l’inizio di una nuova mutazione. Interessa, molto, per chi utilizza spesso i portatili la tastiera montata sul Surface di Microsoft e su altri modelli simili. Perché? Perché l’integrazione di una tastiera mobile in un tablet equipaggiato con un sistema operativo “da PC” (vale per Windows ma varrebbe anche per Ubuntu e linux in generale) avvicina questi dispositivi alla categoria dei Netbook e degli Ultrabook. E’ presto per inventare un nuovo termine e una nuova definizione ma se questa caratteristica avrà successo dovremo, l’anno prossimo, aggiornare questo articolo con almeno un altro termine.

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *